ComicOut vola ad Angoulême
Il più importante Festival europeo del fumetto apre le porte come sempre nell’ultima settimana di gennaio.
Lettori, autori ed editori affrontano coraggiosi freddo e nevicate: ne vale la pena!
Quest’anno l’occasione è da festeggiare: 50 anni di Festival. In quest’occasione la città è divisa in 4 quartieri effimeri dedicati a: dal Giappone a Manga city, ragazzi, underground e rarità.
Per ora vi raccontiamo le mostre, ma vi aggiorneremo al rientro (e Laura Scarpa cercherà di fare reel e dirette). Ricordiamo anche la polemica che ha bloccato con minacce la mostra di Bastien Vives.
50 ans, 50 regards
Una retrospettiva: 50 artisti propongono la loro visione del Festival
L’attacco dei titani
150 tavole originali d’Hajime Isayama.
Julie Doucet, toujours de grande classe
Julie Doucet, autrice underground del Quebec, in una retrospettiva.
Marguerite Abouet, la vie comme elle va
La nota sceneggiatrice di Aya, porta in mostra la sua Costa d’Avorio
Couleurs!
Il colore nel fumetto, dopo le origini in bianco e nero
Les 6 voyages de Philippe Druillet
Lo storico Grand Prix ripropone i suoi fumetti e i periodi della sua vita, ma non sarà presente all mostra.
Ryōichi Ikegami, à corps perdus
L’ottuagenario mangakaancora attivo, presentato con le sue opere
Junji Itō, dans l’antre du délire
Il “maestro de l’horror giapponese” in una mostraimmersiva che resuscita mostri e creature mitiche.
Elle résiste, elles résistent
Le donne che resistono, una mostra di Madeleine Riffaud, premio René Goscinny, e di altre autrici resistenti.
Worldwide comics explosion
10 giovani emergenti di una nuova generazione.
Come cambiano i tempi, le mostre dimostrano un’attenzione particolare del festival e temi sensibili: molte le autrici, ma anche altre culture e soprattutto il manga. Il fumetto sta cambiando. Ve lo racconteremo da Angoulême.